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e-Dossier: Churchill e la Svizzera

Winston Churchill dopo il famoso discorso del 19 settembre 1946 all'Università di Zurigo, assieme alla figlia Mary (dodis.ch/33386).

Il 24 gennaio 1965 moriva all’età di 90 anni una delle figure dominanti della politica mondiale. Winston Churchill, il primo ministro che aveva guidato la Gran Bretagna negli anni della guerra, fu ricordato in tutto il mondo e anche in Svizzera. «La radio, la televisione e la stampa del nostro paese hanno dal canto loro fatto eco ai sentimenti di viva gratitudine del popolo svizzero nei confronti del defunto.» ...

e-Dossier: Inizio dello «scandalo Mirage» in 1964

Precipitato prima del decollo? Il Consigliere federale Chaudet nella cabina di pilotaggio di un Mirage all’Expo64 a Losanna (Cinegiornale svizzero)

«Si tratta di una questione molto imbarazzante, che gli causa da tempo molte preoccupazioni», riferì Paul Chaudet ai suoi colleghi del Consiglio federale nel corso della seduta del 28 febbraio 1964. Nel quadro dell’acquisto di nuovi aerei da combattimento francese Mirage, spiegò il capo del Dipartimento militare federale (DMF), il budget approvato dal parlamento era stato ampiamente superato.

e-Dossier: Accordo sull’emigrazione con l’Italia

«Lavoratori stranieri» italiani durante la pausa pranzo in una baracca a Zurigo (FWS 6.10.1961)

«Abbiamo chiamato forza lavoro, arrivano uomini»: la famosa frase di Max Frisch risale al 1965. Già un anno prima, nel 1964, il consigliere federale Hans Schaffner rivolgeva parole simili a uno dei suoi alti funzionari. «Gli svizzeri si fanno delle enormi illusioni se credono che alla lunga possiamo ottenere dal nostro Stato vicino solo la popolazione attiva, inserita nel mondo del lavoro».

e-Dossier: La morte di Stalin – Lo sguardo dei diplomatici svizzeri

Il 5 marzo 1953 morì il dittatore sovietico Giuseppe Stalin

«La nostra corona, molto pesante ma pure molto bella munita di un nastro bianco e rosso e con le parole scritte in lettere dorate “Il Consiglio federale svizzero”, era portata da due robusti sovietici. Dietro – scrive il Ministro di Svizzera a Mosca Camille Gorgé nel suo rapporto a Berna del 10 marzo 1953 – camminavamo io, mia moglie ed i miei collaboratori (dodis.ch/9028, originale in francese).»

e-Dossier: Gli Accordi di Evian e la fine della guerra in Algeria

Die Schweizer Luftwaffe eskortiert die algerische Delegation nach Evian

Nel 1962, dopo otto anni di guerra sanguinosa, il conflitto franco-algerino termina con l’indipendenza dell’Algeria dalla Francia, potenza coloniale di un tempo. La Svizzera contribuì in maniera decisiva alla conclusione del conflitto, sancita dalla firma degli Accordi di Evian il 18 marzo 1962. Fin dall’inizio della guerra d’Algeria numerose cittadine e cittadini svizzeri – soprattutto giornalisti, attivisti ed editori – si erano mostrati particolarmente attivi sul fronte dell’informazione come pure su quello dell’aiuto ai rifugiati algerini e ai disertori francesi.

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